L'uomo per tutte le stagioni, per tutte le latitudini, anche. Non foss'altro per la sua storia azzurra. Fabio Cannavaro ha esordito a gennaio (?!), era il '97, a Palermo, ora ad agosto 2009, dopo cinque ct, tre mondiali, tre europei (uno da capitano non giocatore), stabilisce il record assoluto di presenze azzurre, a Basilea, toccando quota 127, una in più di Paolo Mitomaldini, che, a 40 anni, al calcio giocato ha appena detto stop, come quando c'era Portobello e lui pure.
Maldini che tenne a battesimo proprio Fabio, più di 12 anni fa, contro l'Irlanda del Nord. Alla Favorita c'erano anche Ferrara, che ora lo allena nella Juve, Peruzzi, che pure tecnicamente lo segue da assistente del ct, Albertini, suo vice presidente federale.
Unico ancora in campo oggi come allora, Alex Del Piero, però da tempo fuori dal giro della nazionale.
E il grande quesito di questi mesi, che ha coinvolto necessariamente anche l'attuale leader della nazionale e fresco neojuventino, è appunto quello sull'inossidabilità dei nostri campioni azzurri, sul progetto Lippi II che in Sud Africa ha avuto un fiero colpo, sulla questione generazionale, intesa come bisogno di ricambio.
Cannavaro è tornato in Italia e nell'Italia post Confederations con uno sguardo meno aperto del solito. E non cambia espressione neppure alla vigilia di un giorno di festa come quello odierno. Il motivo è molto semplice:
" é davvero un primato che arriva in un momento particolare. Ha un valore importante. E non c'è solo orgoglio per questo traguardo, non c'è solo il premio a tanti sacrifici fatti "Dice tutto questo camminando lentamente, prima sotto il portico che dagli spogliatoi del centrale di Coverciano porta all'ingresso principale del centro tecnico federale, poi, superato la porta a vetri, mentre intorno lo guardano i grandi poster fotografici dove lui è spesso protagonista, aggrappato ai compagni e avvinghiato alla coppa del mondo del 2006.
" Già, quando, a 33 anni ho vinto il Pallone d'oro "Tanto per mettere, dal suo punto di vista, le carte d'identità nel posto che tocca loro, nella tasca posteriore in genere, insieme al portafogli.
Adesso, tra un mese, arriverà a 36 anni. Sarebbe curioso che non avesse ben chiare le proprie prospettive azzurre e non solo.
" Io credo che il ricambio naturale di questo gruppo, quello che ha vinto in Germania, debba avvenire dopo il mondiale prossimo.Naturalmente Cannavaro in questa ultima considerazione non vede l'obbligo da parte del ct di continuare a scegliere lui come altri senatori piuttosto che voltar pagina più in fretta rispetto a quanto fatto fin qui.
Mi sembra normale. Ci saranno poi quattro anni al campionato del 2014 in Brasile, un europeo come tappa intermedia, ci sarà la possibilità di programmare.
Intanto la realtà siamo noi. I giocatori sono questi "
Ha legittimamente molto amor proprio, Fabio, e orgoglio, come già ricordato. Di sicuro il tema della continuità tecnica in azzurro c&# più in fretta rispetto a quanto fatto fin qui.
Ha legittimamente molto amor proprio, Fabio, e orgoglio, come già ricordato. Di sicuro il tema della continuità tecnica in azzurro c';è, ma non è il suo:
" Io dico che il vero problema sono le società, è quello di puntare su giovani italiani e farli crescere.Un accenno di sorriso, eco di una carriera azzurra da record.
Prendiamo l'ultimo avvenimento agonistico di rilievo, la recente Supercoppa, tra Inter e Lazio. Bene, ho letto che in campo complessivamente c'erano 22 stranieri (sui 28 scesi in campo, comprese le sostituzioni, ndi).
E di quelle due squadre qui c'è solo Santon, che pure non ha giocato "
Andrea Santoni
Corriere dello Sport Mercoledì 12 Agosto 2009
Corriere dello Sport Mercoledì 12 Agosto 2009
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