Ora, anche Flavia Pennetta. Nel prestigioso albo d'oro del torneo di Los Angeles si è aggiunto ieri sera il nome della nostra numero uno, che ha battuto in finale l'australiana Samantha Stosur.
Un successo che ha concluso alla grande una settimana straordinaria per l'atleta pugliese - 27 anni compiuti lo scorso 25 febbraio - capace di battere due Top Ten come Petrova e Zvonareva, nonchè una diva del tennis moderno, anche se scesa di classifica per i ben noti problemi fisici, come Maria Sharapova.
Per la Pennetta - che aveva perso in California un anno fa in finale dalla Safina - si tratta dell'ottavo successo in carriera, sicuramente il più importante, il secondo sul duro e il secondo consecutivo, dopo la vittoria di poche settimane fa sulla terra amica di Palermo, a conferma di uno stato di grazia che dura da più di un mese, e che speriamo riesca a mantenere fino alla finale di Federations Cup contro gli Stati Uniti, a novembre.
Dopo Wimbledon la nostra numero 1 è arrivata in semifinale a Bastad e poi ha vinto a Palermo e Los Angeles, per un totale di 14 successi nelle ultime 15 partite giocate.
Una serie positiva che potrebbe preludere al tanto atteso ingresso tra le prime dieci giocatrici del mondo, un'impresa mai riuscita finora ad un'atleta italiana - tra gli uomini bisogna invece risalire a Corrado Barazzutti, una trentina di anni fa...
- e che sembra finalmente alla portata della giocatrice brindisina, che non si è mai issata al di sopra dell' 11 º posto del ranking mondiale.
Nella classifica che sarà pubblicata oggi la Pennetta salirà dalla 14ª alla 12ª posizione, ad un centinaio di punti dal decimo posto della Petrova - travolta a Los Angeles negli ottavi di finale - con la speranza di completare l'opera nel torneo di Cincinnati che comincia oggi (in campo tutte le migliori, si rivedrà anche Kim Clijsters, che prova a rientrare dopo il ritiro annunciato 27 mesi fa) dove la Pennetta, testa di serie numero 14, incontrerà domani al primo turno una giocatrice proveniente dalle qualificazioni.
Ieri, contro una Stosur ancora a secco di successi in carriera ma recente semifinalista al Roland Garros e vincitrice in California su Serena Williams, la Pennetta ha vinto con le sue armi tradizionali: fondamentali molto robusti, risposte sempre aggressive, passanti al bacio e grande determinazione mentale.
Nel primo set un break al settimo gioco, nel secondo si è fatta rimontare da 3-1 poi ha ripreso nuovamente il largo infilando dal 3-3 tre giochi di fila.
Sabato invece, nella sfida tra pin-up del tennis, la Pennetta aveva battuto per la prima volta in carriera la Sharapova, sempre capace di lottare ma troppo fallosa (61 errori gratuiti contro i 23 di Flavia).
Dominatrice assoluta all'inizio della partita, Flavia era arrivata vicina alla vittoria in due set (è stata 4-4 0-40 sul servizio della russa) ma una volta costretta al terzo ha saputo tenere duro di fronte di fronte al momento migliore della Sharapova infilando da 1-3 cinque giochi consecutivi, dimostrando tutta la sua ritrovata maturità.
" Sapevo di dover essere aggressiva - ha detto Flavia nelle interviste post-match - nel secondo set ho cominciato ad aspettare i suoi errori e le ho regalato così troppo spazio.Avanti così, le prime dieci sono sempre più vicine.
Il fatto è che che fino a qualche anno fa non mi capitava mai di giocare di seguito contro le migliori, le vittorie in questo torneo dimostrano che mi sto abituando...."
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