Oppure avrebbe rischiato addirittura di perderlo. Invece con "soli" 24,5 milioni di euro il brasiliano si è trasferito alla Juventus dove in poche battute e nonostante qualche problema fisico, si è imposto all'attenzione generale guidando la squadra al rabbioso avvio di stagione.
Diego a livello tecnico vale Cristiano Ronaldo, Ibrahimovic e Kakà - i grandi colpi del mercato 2009 - ma è stato pagato quasi quattro volte meno del portoghese (che oltretutto, come Ibra a Barcellona, ancora non si è ambientato a Madrid) e un terzo del fuoriclasse ex milanista trasferito alle "merengues" per 75 milioni.
La Juve è stata brava due volte:
- quando ha individuato in Diego l'uomo del destino;
- quando ha stretto i tempi per portarlo a Torino senza tentennamenti.
Un atto di grande generosità da parte della proprietà bianconera perché i programmi prevedevano un solo acquisto doc da 25-30 milioni e altre operazioni meno onerose.
L'acquisto di Diego ha cambiato faccia alla Juventus regalandole probabilmente quel "salto decisivo" necessario a colmare il gap dall'Inter.
Ora si tratta di aspettare che il brasiliano si impossessi della Juve magari con l'aiuto di Del Piero con il quale sembra destinato nel tempo a instaurare un feeling tecnico di grande spessore:
"Con Alex mi troverò bene, non avrò problemi - ha detto il brasiliano a Sky - è un giocatore fantastico e con questo tipo di giocatori in campo non ci sono problemi ."Diego è un vero fenomeno, Alex lo è da molti anni come dimostra il suo curriculum fatto di gol e rivincite.
Impossibile non prevedere una Juve stellare, gol e spettacolo sull'onda del fantastico duo Diego-Del Piero.
Blanc e Secco quando hanno cercato il brasiliano lo hanno fatto pensando di mettere accanto al capitano un altro fenomeno.
Semmai Diego è arrivato a Torino con un anno di ritardo perché la Juventus lo aveva cercato anche lo scorso anno quando, malgrado un accordo sullo stipendio del giocatore, fu costretta a rinunciare puntando su altri obiettivi ritenuti all'epoca più idonei al progetto.
Diego, nonostante la forte delusione, ha avuto il merito e la presenza di spirito di non chiudere mai la porta in faccia alla società bianconera.
É rimasto male di sicuro, ma è rimasto anche in lista di attesa con il chiodo fisso di Torino e la convinzione che prima o poi il passaggio alla Juventus sarebbe stato concluso.
Quando Blanc e Secco a primavera sono tornati sul brasiliano, hanno trovato ampia disponibilità anche se Diego ha preteso un ingaggio leggermente superiore a quello che aveva concordato nel 2008 e il Werder un cifra superiore a quella della stagione precedente (18-20 milioni contro i 24,5 pagati quest'anno).
Un ulteriore sacrificio che ha permesso una rapida conclusione dell'operazione. La Juve non si è certo pentita di averlo fatto, anzi. Va a finire che il colpo dell'anno lo hanno fatto proprio i bianconeri. Hanno preso il giocatore più forte a un prezzo accessibile. Chi è stato più bravo?
Luciano Bertolani
Corriere dello Sport Giovedì 3 Settembre 2009
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