giovedì 18 dicembre 2008

Marco Belinelli ne segna 21 ma Golden State si inchina ad Indiana

Indiana-Golden State 127-120

Un film già visto per i tifosi dei Warriors. Golden State gioca una signora partita in attacco, ma va in crisi quando deve difendere. La squadra californiana così, nonostante riesca a mettere 120 punti a referto in trasferta, deve incassare un'altra sconfitta, la quarta consecutiva per la truppa di Don Nelson.
C'è voluto del tempo e soprattutto tanta pazienza da parte di Marco Belinelli, ma finalmente iniziano ad arrivare anche le soddisfazioni personali, al di là del risultato della squadra, per il giocatore bolognese.

L'azzurro, infatti, si merita, grazie alle buone recenti prestazioni, un posto in quintetto, rimane sul parquet per ben 39' e mette a referto 21 punti, suo massimo in carriera nella Nba.
Beli Super - Dopo un primo tempo nel quale l'ex stella della Fortitudo non trova grandi opportunità in attacco, Belinelli sale in cattedra nella ripresa.
L'azzurro, infatti, realizza un paio di triple all'inizio del terzo quarto, mette a referto due assist e a 5'45'' dalla fine della frazione firma il canestro che permette agli ospiti di riprendere i Pacers sull'81 pari.
Danny Granger però è caldissimo e Indiana riesce a tornare avanti, sfruttando la buona vena dello stesso Granger e di un buon Jarrett Jack.
Andris Biedrins e Stephen Jackson provano a far rimanere i Warriors aggrappati al match ma ci pensa il solito Belinelli, che adesso avrà fatto cambiare idea, a forza di prestazioni da giocatore vero, a Don Nelson, a riportare Golden State in partita.
L'ennesima tripla del bolognese ristabilisce la parità (99-99) all'inizio dell'ultimo quarto. Illusione - La truppa di coach Nelson tenta lo scatto, ma un sontuoso Granger, che realizza 13 dei suoi 41 punti negli ultimi 6'30'' della gara, mantiene davanti i padroni di casa.
Il layup di Jackson a 4'18'' dalla fine regala a Golden State l'ultimo vantaggio, poi Granger cambia marcia e i Pacers riprendono in mano le redini della gara portando così a casa il successo.
"Granger ha fatto la differenza – ammette Don Nelson – sta diventando una stella, credo che in questo momento sia uno dei migliori giocatori della Nba, marcarlo è davvero difficile."
Applausi, invece, per Belinelli nonostante la sconfitta. L'assenza di Corey Maggette ha regalato al bolognese minuti e opportunità in attacco e l'azzurro ne ha approfittato mostrando a tutti, a Don Nelson in primis, di meritare maggior considerazione.
Inizia adesso, quindi, la vera stagione per Marco Belinelli che chiude il match con Indiana con 21 punti (3/8 da due e 5/8 da tre), quattro rimbalzi e quattro assist in 39' di gioco.

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