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mercoledì 20 gennaio 2010

Federica Pellegrini: quei baci al cielo


Federica Pellegrini, final­mente tutti i dubbi sono fugati?
"Quella di oggi è una piccola conferma. Il tempo che ho fatto però non c'entra nulla con il tempo della vasca lunga, an­zi direi che ho nuotato male. Se Alberto fosse qui mi avrebbe già cazziata."
Ha pensato a Castagnetti durante la gara?
"Sempre, dall'inizio alla fine".
Come si sentiva prima di scendere in vasca?
"Non molto euforica. Le sensazioni non erano positive né negative. Mi è succes­so anche a Roma, ormai lo so che è cosi. Mi scocca la scintilla solo trenta secon­di prima di salire sul bloc­chetto. A Luca ( Marin) l'­ ho detto e lui mi ha sgri­data ."
Temeva di non farcela?
"sì, sono arrivata a Istan­bul convinta di essere in una condizione migliore, poi qui mi so­no resa conto di non essere per niente in forma. Nelle batterie della mattina ho nuotato male, ho affrettato la nuotata, così in finale ho cercato una nuotata più lunga ed è andata molto meglio."
e' una medaglia importante quella conquistata qui?
" é fondamentale perché rappresenta una conferma arrivata dopo un periodo bruttissimo in cui ho per­so due persone fondamen­tali nella mia vita, ma è anche un successo che mi stimola ad andare avanti."
Che tattica di gara ha usato?
" Sapevo che le avversarie sarebbero passate veloci con me, senza temere la seconda parte di gara. Così nella prima parte ho fatto come in batteria, poi ho accelerato."
Poco dopo essere uscita dall'acqua ha pianto.
"sì perché avrei voluto che Alberto fos­se qui in questo momento e invece non c'è più. Ma ho pianto anche un po' di fe­licità, per avercela fatta."
a fine gara ha mandato due baci ver­so il cielo. A chi erano rivolti?
"Ad Alberto e a mia nonna Ines".
Ha mai temuto che con la perdita di Castagnetti l'incantesimo si potesse rompere?
"sì, assolutamente. Ho pensato anche al ritiro, ma per pochissimo tempo, perché non sarebbe stato quello che voleva lui. E nemmeno io lo volevo. Lui aveva altri obiettivi per me, voleva che facessi 100, 200, 400 e 800 a Londra."
Che ruolo ha avuto il nuovo allenato­re, Stefano Morini, nella conquista di questo titolo?
"Lui è stato molto importante nell'ulti­mo mese. Abbiamo ricominciato a fare chilometri su chilometri a tempi buo­nissimi, che non avevo mai fatto l'inver­no passato. Ha dato un grande contri­buto ."
Sentiva una pressione molto forte pri­ma di questa gara?
"Dopo Roma credo che nulla mi potrà più spaventare. Al Mondiale la tensione era talmente forte da farmi venire la febbre prima di arrivare al blocchetto. Era tutta tensione nervosa perché ero arrivata a quell'evento al massimo del­la forma. E poi c'era Alberto."
Non si sta abituando troppo a questi record?
"Forse sì, nel senso che se domani do­vessi vincere una gara senza record mi scoccerebbe molto. Però non dimenti­chiamo che da gennaio si ritorna al co­stumino e sarà veramente dura ripete­re certi tempi. Si può dire che da genna­io si ricomincia tutto da capo."
Pensa che i record rimarrano a lun­go?
"Sono convinta che bisognerà arrivare alle Olimpiadi di Londra 2012 prima di vedere i tempi che si vedono adesso." [...]
Corriere dello Sport Lunedì 14 Dicembre 2009



sabato 9 gennaio 2010

Intervista a Federica Pellegrini

Federica Pellegrini, nel tuo libro citi solo due volte Alberto Castagnetti. Come mai?
"Nella mia testa lui apparteneva a un futuro che avrei voluto raccontare più in là. Volevo dedicargli un capitolo a parte, approfondire la nostra storia quando sa­rebbe finita."
Quando è morto hai pensato di chiude­re con l'agonismo.
"Ci ho pensato nei periodi di maggio­re sconforto. L'idea durava pochi secon­di, poi veniva subito accantonata da quello che avrebbe voluto Alberto, da quello che vuole."
e così hai ricominciato subito a nuota­re.
"Se mi fossi adagiata troppo, non avrei più ripreso. Era giusto andare avanti e farlo subito."
Hai cominciato ad allenarti con Stefano Morini, detto "il moro". Come va?
"c'è una differenza di allenamenti, di filosofia. Avverto l'assenza di Alberto come persona. Mi mancano anche le no­stre liti. A un certo punto però mi sono resa conto che stavo diventando crude­le, facevo dei paragoni. Devo rendermi conto che nessuno mai sarà come Alber­to. Col "
moro
" va bene, due giorni e già nuoto meglio."
Del recente passato c'è un altro brutto momento che ti porti dietro.
"Un incubo. Sogno di essere chiusa in una stanza senza finestre, nè porte. E sul pavimento c'è l'acqua che sale, sale sem­pre di più. Ho paura di soffocare e non posso fare niente. Tutto è cominciato do­po quella sensazione terribile che ho provato a Genova. Mi sveglio senza fia­to, mi manca l'aria. Devo fare dei respi­ri profondi, devo scacciare l'apnea di po­chi istanti prima."
Voltiamo pagina. Recentemente sei sta­ta in Giappone. Come è andata?
" Sono stata contenta soprattutto per mamma, si è svagata. Ne aveva biso­gno "
. In che lingua comunicavate con loro?
"In italiano, grazie a un'interpete giap­ponese. Una che metteva sempre la "
l" al posto della "r". Divertente".
Cosa hai portato dal Giappone?
" Ero andata lì con l'idea di farmi un tatuaggio, ma mi hanno detto che in pi­scina dovevo coprirli, mi hanno detto che solo la mafia giapponese si fa tatuag­gi vistosi. E allora ho preso un po' di di­segni, geishe e fiori. Lo farò in Italia."
Ma quando sei andata a nuotare, hai poi coperto i tuoi tatuaggi?
"No. Forse mi avranno scambiato per una mafiosa."
L'idea del viaggio negli Stati Uniti è de­finitivamente accantonata?
" Diciamo rinviata. Se andrò avanti a nuotare, quel viaggio lo farò nel 2013."
Proseguirai la carriera anche dopo i Giochi di Londra? "Dipende". Da cosa?
"Potrei smettere se ci saranno presup­posti per mettere su una famiglia, valo­re a cui tengo moltissimo. Oppure se mi sarò stancata di nuotare, o se vorrò aprirmi ad altre esperienze."
Pensi di iscriverti all'Università?
"Lo farò il prossimo anno. Sono inde­cisa tra giurisprudenza e lettere."
Sta arrivando Natale, scegli un regalo per i tuoi genitori, un sogno da realizza­re.
"Spero che papà trovi il bar che cerca da tanto tempo. Un locale tutto suo."
Argomento tosto. Il sesso. Luca Marin ha detto a un settimanale che avete fat­to l'amore durante i Mondiali di Roma.
"Non capisco perchè questo abbia fat­to scalpore. Siamo assieme da due anni, in quaranta giorni di collegiale potrà pu­re capitare qualche volta."
Ma lui si riferiva ai dieci giorni del Mon­diale.
"Non è strano. Se capita, non vedo qua­le sia il problema"
Sei dunque con chi è favorevole all'atti­vità amorosa anche a ridosso delle com­petizioni?
" Dipende, è molto soggettivo. Sono una persona che dà molto valore al­l'amore. Una botta e via è sbagliato, an­che se lo fai lontano dalle competizioni. Ma fra due che stanno insieme, anche se capita il giorno prima della gara, non ve­do che problema ci sia."
Sono due anni che stai con Luca, sei an­cora gelosa?
"Sono possessiva, anche se adesso rie­sco a controllarmi di più. Non è passata, ma è sotto controllo."
a proposito di sesso, negli ultimi tempi si è parlato molto di travestiti e transes­suali. Pensi che nella sessualità non ci siano limiti?
"Sono molto aperta di pensiero. Ognu­no è libero di fare quello che vuole del­la sua vita. Se uno nasce con un corpo diverso da quello che si sente, è padro­ne di fare quello che pensa sia necessa­rio per ritrovare l'armonia"
Niente limiti, dunque.
"i limiti li vedo in un altro campo. A me sta bene che una coppia che non rie­sce ad avere figli possa ricorrere all'in­seminazione artificiale, ma non mi sta bene che una donna faccia un figlio a 65 anni. Bisogna essere meno egoisti, pen­sare che quando lui avrà 15 anni tu for­se non ci sarai più."
Ci sono omosessuali nel mondo del nuo­to?
" Penso ci siano, ma non credo siano tante. Ma perchè poi dovrebbe diventa­re una cosa degna di attenzione? Se ve­dessi due ragazze che stanno assieme, non ne farei certo un problema."
Che importanza hanno le coccole nella vita di una donna?
"Per me sono fondamentali. Sono una ragazza che ha tanto bisogno di affetto, mi conquisti anche con delle piccole co­se che possono rivoluzionare la mia gior­nata ."
Torniamo in piscina. A Londra vuoi fa­re quattro gare.
"é l'obiettivo: 100, 200, 400 e 800 sti­le libero"
Più la staffetta.
"Credo molto alla staffetta, anche se a Roma ho preso una bella pacca. Dobbia­mo diventare tutte più cattive in gara, fin dalle batterie. Se faccio quattro pro­ve, ai Giochi la mattina non gareggerò. Quindi bisognerà trovare quattro staf­fettiste che ci portino in finale."
Come pensi di reggere lo stress di tan­te gare?
"Dovrò allenarmi a mantenere alta la concentrazione a livello mentale e con­servare una prestazione fisica ottimale."
Vuoi diventare la Phelps delle donne?
"Lui di gare ne ha fatte otto. E le ha vinte tutte."
Ma era agevolato in staffetta.
"Vero. Gli Usa forse le avrebbero vin­te anche senza di lui. Ma resta sempre un fenomeno."
Quale è la motivazione che hai trovato per il prossimo ciclo olimpico?
"L'obiettivo va di pari passo con quel­lo di Alberto, fare il massimo sulle quat­tro gare a Londra."
Come farai a farti piacere quegli 800 sl che hai sempre odiato?
" Non lo so. Non ne ho idea. Spero di azzeccare la gara fin dalle prime volte. Se mi convinco che posso farli bene, ma­gari vado avanti."
Quando li sperimenterai in prove im­portanti? "Solo dal 2011". Quale è la cosa nel nuoto che ti dà più fastidio? " Essere presa in giro " . a volte sembri molto sola.
"Sono malinconica di natura. Mi posso sentire sola, anche se ho tremila atten­zioni attorno. La verità è che mi porto ancora dietro la solitudine di quei due anni milanesi."
Corriere dello Sport Giovedì 19 Novembre 2009

mercoledì 19 agosto 2009

Federica Pellegrini: l'atleta italiana più for­te di tutti i tempi?

"Sono incredula, non pensavo di poter fare questo tempo. Quando ho visto il tabellone pensavo si fossero rotte le pia­stre. È la prima volta che rimango stupita di quello che ho fatto"
. Il mondiale di Fe­derica Pellegrini è una viaggio alla sco­perta di se stessa, della sua forza straordi­naria, delle potenzialità di un fisico che la sorprende ogni giorno di più.
" Sono arri­vata a questa gara molto stanca per la se­mifinale del giorno prima. Avevo i musco­li contratti, duri. Non so cosa mi abbia fat­to fare il record, forse davvero il calore del pubblico."
Quale avversaria l'ha impensierita di più?
" Vedevo l'americana, la Schmitt, che mi stava attaccata e non capivo se era lei che andava veloce o io ad andare lenta".
Come ha passato la vigilia della gara dei 200?
" Vi posso raccontare un aneddoto. In questi giorni il mio stomaco è un po' chiu­so per via della tensione e la sera prima dei 200 non avevo mangiato nulla.
Anda­ta a letto però non riuscivo a dormire e la pancia mi brontolava, così ho chiamato la mia mamma e le ho chiesto di portarmi una pizza ".
Come vive questa popolarità straordina­ria che il mondiale le sta dando?
" Non mi rendo ancora bene conto di quello che troverò fuori da questa vasca. Qui è come se vivessi in una bolla d'aria. Finito il mon­diale uscirò dalla piscina, quest'estate passerò le va­canze in Italia e non oso im­maginare cosa potrà acca­dere ."
Quali gare farà ora, gli 800, i 100, la 4x200?
"Castagnetti era molto fi­ducioso che io potessi fare gli 800, anche se io que­st'anno non li ho mai fatti, nemmeno in una gara regio­nale.
Lui mi ha iscritta, poi mi ha lasciata libera di de­cidere. Ora sono distrutta sia fisicamente che psicolo­gicamente. Metterò anima e corpo nella staffetta con le forze che mi sono rimaste anche perché credo molto in quella gara.
Quindi né 800, né 100."
Disputerà anche le batterie della matti­na nella staffetta?
" Sì, vogliamo essere sicure di andare in finale. Mi aspetto una grandissima staffet­ta ."
Se dovesse dire quali sono state le più grandi soddisfazioni in carriera, quali metterebbe in ordine di importanza?
"La medaglia d'oro olimpica conquista­ta a Pechino 2008 con il record del mondo è al primo posto. Poi nell'ordine il record di oggi (ieri, ndr) con l'oro sui 200, perchè era totalmente inaspettato, e il record sui 400 con l'oro mondiale."
È vero che usa gli stessi metodi di alle­namento degli uomini?
"Non mi vergogno di dire che da quando avevo 14 anni mi alleno con gli uomini e tengo dei ritmi di allenamento massacran­ti che normalmente le donne non hanno.
Non dico che questo mi permette di batter­li ma ci vado molto vicina. 1'52 sui 200 non è un tempo lontano da quello che fanno gli uomini."
Lei si considera l'atleta italiana più for­te di tutti i tempi?
"Senza false modestie pensavo che que­sto dubbio non ci fosse più già da qualche record del mondo. Ora ho fatto 10 record prima dei 21 anni, ho preso una medaglia d'oro olimpica. Penso proprio di sì "
. Cosa pensa del fatto che dal prossimo anno dovrete cambiare i costumi, tornan­do a quelli in tessuto?
"Avendo sentito anche al­tri atleti posso dire che noi non vediamo l'ora che que­sto avvenga. Prima di tutto perché per metterli ci vuole un sacco di tempo e ci spac­chiamo le dita. Sicuramen­te si fanno buonissimi risul­tati ma il nuoto non è più quello di prima, cadono re­cord come se niente fosse.
Non dico che abbiano meno significato, perché un'evolu­zione ci sta in tutto, però penso che tornare indietro faccia bene a questo sport."
a settembre partirà per gli Stati Uniti. È la scelta giusta?
"Proprio in virtù della grande popolari­tà che sto avendo, penso sia un bene stac­care per un po'. Mi servirà per ritrovare la concentrazione. Ma è solo un periodo, io non lascerò mai l'Italia ". "Ero stanca e avevo i muscoli duri.
di Attilio Crea
Corriere dello Sport Giovedì 30 Luglio 2009

mercoledì 22 luglio 2009

Federica Pellegrini verso Roma

Federica Pellegrini, co­me pensi che reagireb­be il mondo del nuoto ita­liano davanti a un tuo trionfo a Roma09?
"In molti faranno finta di essere felici. Ma le persone che più contano per me, sa­rebbero contente."
Chi sono queste perso­ne?
" La mia famiglia, Luca ( Marin, ndr), Castagnetti, Giovanni Malagò. E poi..."
Poi, cosa?
" Sono felice che i Mon­diali si svolgano a Roma. La gente mi vuole bene. Mi sento un po' come Muham­mad Ali, sono d'accordo con lui quando dice che il pubblico ti regala energia.
Vera, fisica."
Roma ti darà questa for­za?
" Ne sono certa. É una città che mi piace e dal prossimo anno, in pratica, vivrò qui."
Davvero?
"sì, devo stare più vicina alla mia squadra, la Canot­tieri Aniene. E poi Roma è una citta fantastica, ovun­que ti giri c'è un monu­mento che racconta la sto­ria della civiltà."
Essere un'atleta della Canottieri Aniene ti ha re­galato qualche nemico im­portante?
" Non voglio parlarne, non voglio fare polemica. Si sa che la rivalità tra Ba­relli e Malagò c'è."
e tu stai in mezzo?
"No, sto da una parte. E quindi è peggio"
Perchè hai detto a Vanity Fair:
"So che se andrà ma­le riceverò una pacca sulle spalle, davanti al pubblico, poi andranno di là a festeg­giare"?


"Lo dico da sempre. Pur­troppo nello sport c'è chi tifa contro, sogna una tua sconfitta. Anche se parlas­simo di un personaggio co­me Valentino Rossi trove­remmo qualcuno che lo vuole sconfitto."
Ci saranno i tuoi genito­ri in tribuna?
" Vengono, dal primo giorno. Per l'inaugurazio­ne. Porterò la bandiera dell'Italia al presidente Napolitano. Sono andata a provare il vestito. So già che mi tremeranno le gam­be. Sono onorata di questo ruolo. Il vestito è di Arma­ni, sarà una sorpresa."
Esce Vanity Fair, ci sei tu in copertina, molto sen­suale. Come sono le foto al­l'interno? "Molto belle". a quel giornale hai detto di non piacerti ancora.
" Non è così. Sono molto soddisfatta del mio fisico, mi piaccio."
Il 5 agosto, subito dopo Roma09, compirai 21 anni. Cosa vorresti ti regalasse­ro?
"Mi regalerò il mondiale. Lo dedicherò solo a me stessa. Sono molto tran­quilla, non ho paura di per­dere. É una cosa strana. C'è la tensione per l'impor­tanza dell'evento, sono la detentrice di due primati del mondo, la prima favori­ta per la vittoria.
Tutto ve­ro. Ma io questa paura di perdere non ce l'ho. L'im­portante sarà combattere sino alla fine. Se qualcu­n'altra metterà la mano da­vanti vuol dire che è stata più forte di me."
Sette record del mondo prima dei 21 anni, sorpre­sa?
" Un po', ma chissà che non siano di più quando fe­steggerò il compleanno."
Il via tra undici giorni con i 400 sl. Hai già pensa­to a come sarà quella ga­ra?
"Il momento più difficile sarà quando salirò sul blocco di partenza. Una volta in acqua il peggio è passato."
Che sensazioni provi nel­l'avvicinamento al Mon­diale?
"Sento crescere la paura. É una sensazione difficile da spiegare. É un contra­sto di emozioni. Uno stato d'animo veramente alluci­nante. Hai paura, ma non vedi l'ora di entrare in va­sca. Devi cercare di bilan­ciare queste due forze, de­vi restare calma. Ma qui sento qualcosa di diverso."
In che senso?
"Mi sento tranquilla. Non ho paura di perdere. Mi spiego meglio. A Pescara, subito dopo il record del mondo sui 400 sl, la cosa più bella che ho provato è stato quel senso di sorpre­sa per quello che avevo ap­pena fatto.
Poi mi è passa­to per la testa che comun­que era il settimo primato del mondo. E alla fine di tutto mi è venuta una striz­za incredibile. Mi sono det­ta: se adesso a Roma non mi miglioro, sarà la fine. A volte gli atleti hanno paura di andare troppo forte. Ma mi è bastato arrivare a Ro­ma per sentirmi serena, tranquilla. Scalando con gli allenamenti sto andan­do ancora più forte. E tutto attorno c'è fiducia, sereni­tà ."
Eravamo rimasti sul blocco di partenza. Tuffo, si comincia.
"In acqua penso solo alla gara, a quello che devo fa­re. Passaggi, bracciate, rit­mo, tempi. Tutto in dieci secondi. É un meccanismo mentale automatico. In ac­qua non sento la gente che strilla, l'energia che ho, me l'hanno regalata prima di partire."
Alcuni si rilassano ascol­tanto la musica. E tu?
" Ho il mio iPod. Da un po' di tempo c'è la stessa musica. Non l'ascolto spes­so. Se ne ho il bisogno, la porto in piscina. Lo faccio quando sono particolar­mente tesa e sento la ne­cessità di staccare. Mi ri­lassa la musica italiana, ma prima della gara non ascolto certo musica rilas­sante ."
Entri subito in acqua, il primo giorno, con i 400 sl. Ti va bene così?
"Non esattamente, mi sa­rebbe piaciuto iniziare con una staffetta e poi fare le mie prove. Ma sta peggio Luca (Marin, ndr). Gareg­gia l'ultimo giorno e non ha gare in mezzo."
Hai sempre detto che lui ti aiuta, come?
" Mi dà tranquillità, è la cosa più importante in que­sti momenti. Quando mi avvicino alle gare ho sbal­zi di umore incomprensibi­li. Passo dal ridere al pian­gere con una facilità disar­mante. É veramente bra­vo a sopportarmi."
Questo eccesso di emoti­vità è un problema?
" Non è una cosa negati­va, non è da correggere se era questo che intendevi. É giusto sentire intensa­mente le gare."
Cosa ti dà la carica, am­messo che ne abbia biso­gno?
"Vedere il prima possibi­le la piscina. L'immagine della piscina mi dà molta carica, soprattutto questo impianto del Foro Italico."
Il nuoto ti ha resa popo­lare. Ma c'è qualche altro sport che avresti voluto praticare?
" Mi piacciono molti sport. Ma per divertirmi devo allenarmi, conoscerli meglio. Poi, ne sono certa, potrei anche stupirvi."
Corriere dello Sport Mercoledì 15 Luglio 2009

giovedì 18 dicembre 2008

Intervista a Federica Pellegrini: nuoto e maternità

Il 5 agosto 1988 a Mirano, in provincia di Venezia, nasceva una futura campionessa olimpica: Federica Pellegrini.
Il sogno ha inizio. La piccola Fede inizia ad andare in piscina da neonata e mostra subito il suo talento. Sacrifici e disciplina accompagnano il suo percorso coronato dal successo più importante: l'oro olimpico e il record del mondo nei 200 metri stile libero ulteriormente limato in occasione dei recentissimi campionati europei.
Felicemente fidanzata con il collega Luca Marin, ama tatuaggi e piercing ed ha un altro grande sogno: diventare presto mamma!

Federica, quando hai iniziato a nuotare?
Da piccolissima, già prima che avessi un anno mia mamma mi portava in piscina fare le attività per neonati.
Da allora ci sono sempre andata, grazie ovviamente alla pazienza dei miei genitori che hanno continuato ad accompagnarmi! Alle elementari facevo già le prime gare e la mia "carriera" era già così iniziata.
A quell'età ho anche iniziato a sognare di arrivare dove sono ora, per me questo è quindi proprio un sogno che si avvera.
Quanti sacrifici hai dovuto fare per ottenere certi risultati? Sacrifici tantissimi. Il nuoto è uno sport molto duro ma io mi sono sempre allenata con i maschi (e loro ti spremono) e ho quindi ricevuto una disciplina rigidissima.

Già da piccola mi sono abituata ai sacrifici e i risultati di oggi mi ripagano di tutto. Quanto è importante lo sport per i bambini?
Lo sport è davvero importantissimo, non solo per il fisico! Aiuta a crescere e a formare il carattere.
Anche se a volte è dura bisogna crederci fino in fondo e poi allora sì che si ottengono i risultati e arrivano le soddisfazioni!

Quindi consiglieresti ai genitori anche il nuoto per i loro bambini?
Certo, il nuoto va benissimo, come qualsiasi altro sport. Devono però essere consapevoli di quanto sia duro, la vita in vasca non è facile! In ogni caso credo sia faticosa ogni disciplina sportiva se fatta seriamente.
La cosa importante è che sia il bambino a scegliere il suo sport, qualsiasi esso sia. Se è il genitore a scegliere non potrà mai essere lo sport giusto. È solo il piccolo che può scoprire la sua vera passione e decidere se andare avanti o no. Io con il nuoto ho scelto di andare avanti perché ci tenevo e mi piaceva. I miei genitori non mi avrebbero mai imposto di continuare se non avessi voluto e sicuramente sarebbero stati disposti a farmi cambiare se glielo avessi chiesto.
Questa è la cosa fondamentale, sono solo i bambini a dover scegliere! Certo da piccoli vanno aiutati e instradati ma poi si capisce subito se sono portati per una disciplina o meno ed è inutile insistere se a loro non piace.

Federica, hai spesso detto che ti piacerebbe diventare mamma da giovane, come pensi concilierai la carriera di nuotatrice e di mamma?
È vero voglio mettere su famiglia presto! Ma non ho intenzione di fare la mamma e continuare a nuotare.
Quando sarò mamma mi dedicherò esclusivamente alla mia famiglia, sono due attività troppo impegnative e importanti per poterle fare insieme.

Speriamo allora che tu decida di fare la mamma fra un bel po'…ci spiacerebbe perderci le tue imprese!
Sarà invece molto presto, credo proprio che dopo le Olimpiadi di Londra appenderò il "costume al chiodo" e realizzerò l'altro mio sogno…di essere moglie e mamma felice.

lunedì 15 dicembre 2008

Federica Pellegrini oro e record del mondo sui 200 sl

Federica Pellegrini ha conquistato l'oro nei 200 stile libero donne agli Europei di nuoto in vasca corta che si concludono oggi a Fiume, stabilendo in 1'51"85 il record del mondo.

Il limite precedente era della francese Coralie Balmy, 1'53" 18 il 6 dicembre scorso ad Angers.

Tutto Sport Lunedì 15 Dicembre 2008

sabato 29 novembre 2008

Federica Pellegrini: un bello spavento

"Sto bene. Ieri c'è stato un momento un po' di spavento per tutti, in primis per me. Ma fa esperienza anche questo...."
Federica Pellegrini è tranquilla e di buon umore, dopo il malore accusato ieri a Genova mentre gareggiava negli 800 stile libero degli Assoluti invernali.
"Oggi e domani starò a riposo - continua la nuotatrice azzurra ai microfoni di Sky - lunedì sarò a Roma per dei controlli, per capire cosa ha influenzato questo attacco di iperventilazione.
Stress o stanchezza? Non lo so, vediamo. Fra 10 giorni sarò agli Europei in vasca corta, poi inizierò a preparare l'obiettivo più importante della stagione: i Mondiali di Roma 2009."
dal Corriere dello Sport Sabato 29 Novembre 2008