giovedì 18 dicembre 2008

Intervista a Federica Pellegrini: nuoto e maternità

Il 5 agosto 1988 a Mirano, in provincia di Venezia, nasceva una futura campionessa olimpica: Federica Pellegrini.
Il sogno ha inizio. La piccola Fede inizia ad andare in piscina da neonata e mostra subito il suo talento. Sacrifici e disciplina accompagnano il suo percorso coronato dal successo più importante: l'oro olimpico e il record del mondo nei 200 metri stile libero ulteriormente limato in occasione dei recentissimi campionati europei.
Felicemente fidanzata con il collega Luca Marin, ama tatuaggi e piercing ed ha un altro grande sogno: diventare presto mamma!

Federica, quando hai iniziato a nuotare?
Da piccolissima, già prima che avessi un anno mia mamma mi portava in piscina fare le attività per neonati.
Da allora ci sono sempre andata, grazie ovviamente alla pazienza dei miei genitori che hanno continuato ad accompagnarmi! Alle elementari facevo già le prime gare e la mia "carriera" era già così iniziata.
A quell'età ho anche iniziato a sognare di arrivare dove sono ora, per me questo è quindi proprio un sogno che si avvera.
Quanti sacrifici hai dovuto fare per ottenere certi risultati? Sacrifici tantissimi. Il nuoto è uno sport molto duro ma io mi sono sempre allenata con i maschi (e loro ti spremono) e ho quindi ricevuto una disciplina rigidissima.

Già da piccola mi sono abituata ai sacrifici e i risultati di oggi mi ripagano di tutto. Quanto è importante lo sport per i bambini?
Lo sport è davvero importantissimo, non solo per il fisico! Aiuta a crescere e a formare il carattere.
Anche se a volte è dura bisogna crederci fino in fondo e poi allora sì che si ottengono i risultati e arrivano le soddisfazioni!

Quindi consiglieresti ai genitori anche il nuoto per i loro bambini?
Certo, il nuoto va benissimo, come qualsiasi altro sport. Devono però essere consapevoli di quanto sia duro, la vita in vasca non è facile! In ogni caso credo sia faticosa ogni disciplina sportiva se fatta seriamente.
La cosa importante è che sia il bambino a scegliere il suo sport, qualsiasi esso sia. Se è il genitore a scegliere non potrà mai essere lo sport giusto. È solo il piccolo che può scoprire la sua vera passione e decidere se andare avanti o no. Io con il nuoto ho scelto di andare avanti perché ci tenevo e mi piaceva. I miei genitori non mi avrebbero mai imposto di continuare se non avessi voluto e sicuramente sarebbero stati disposti a farmi cambiare se glielo avessi chiesto.
Questa è la cosa fondamentale, sono solo i bambini a dover scegliere! Certo da piccoli vanno aiutati e instradati ma poi si capisce subito se sono portati per una disciplina o meno ed è inutile insistere se a loro non piace.

Federica, hai spesso detto che ti piacerebbe diventare mamma da giovane, come pensi concilierai la carriera di nuotatrice e di mamma?
È vero voglio mettere su famiglia presto! Ma non ho intenzione di fare la mamma e continuare a nuotare.
Quando sarò mamma mi dedicherò esclusivamente alla mia famiglia, sono due attività troppo impegnative e importanti per poterle fare insieme.

Speriamo allora che tu decida di fare la mamma fra un bel po'…ci spiacerebbe perderci le tue imprese!
Sarà invece molto presto, credo proprio che dopo le Olimpiadi di Londra appenderò il "costume al chiodo" e realizzerò l'altro mio sogno…di essere moglie e mamma felice.

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