domenica 4 gennaio 2009

Gennaro Gattuso Gladiatore per i Tifosi

Certi giorni si sveglia con la voglia di mordere le gambe a qualcuno, eppure nella sua ruvidezza c'è un che di romantico.
Lo chiamano Ringhio, ma Rino Gattuso rivela un'insospettabile affinità con Snoopy, il bracchetto uscito dalla matita di Charles Schultz, e non solo per via di quell'istinto primordiale canino.
L'avversario (specie se interista) è il suo "gatto del vicino", Schiavonea la sua cuccia dal tetto rosso.
* È vero che si sveglia con la voglia di mordere gambe?
"Io penso di mordere anche nel sonno: c'è chi si porta il lavoro a casa, io porto le partite. Per me cominciano notti prima e continuano notti dopo: sono sempre totalmente applicato."
* Si riconosce nel mediano di Ligabue, ma sa che il Liga tiferà Inter?
"Mi riconosco nel suo modo di cantare la fatica, la costanza, che ti portano ad alzare la coppa nella vita prima che nello sport.
E nella vita i colori ci sono tutti. Quanto al derby, auguro al Liga un leale, affettuoso, ringhioso dispiacere sportivo. Per consolarlo gli offro il "terzo tempo" al Tres Jolie, il mio ristorante milanese."
Rino Gattuso, nato a Schiavonea di Corigliano Calabro (Cosenza) nel 1978, centrocampista del Milan. Rino Gattuso, nato a Schiavonea di Corigliano Calabro (Cosenza) nel 1978, centrocampista del Milan (foto Ansa/La Presse).
* Cos'è il derby per un calabrese?
"Sono milanista da tre generazioni. Quando il Milan di Sacchi ha vinto la prima coppa, mio padre Franco mi ha portato in spalla per tutta Corigliano Calabro.
Ho sangue rossonero. Basta come pedigree o mi doveva portare a spalle per tutta la Calabria?(ride, ndr.).
Il tifo è irrazionale, è una fede laica che non ha confini geografici. Nel derby la gente si divide in due colori e tu sei nell'arena a difendere l'orgoglio sportivo dei tuoi.
Sei il loro "gladiatore"".
* La sua autobiografia si intitola: Se uno nasce quadrato non muore tondo (Rizzoli). Si può diventare campioni del mondo e restare sé stessi?
"Si deve. Sarebbe bene migliorarsi, anche: essere più semplici, gentili, generosi. Il successo nel calcio non è solo un fine, ma lo strumento per far fruttare i propri talenti, per far felici gli altri, per rendersi un esempio."
* Lei guadagna cifre ragguardevoli, la riconoscono per strada, ha vinto tutto. Mai un attimo di sbandamento?
"No. I miei valori, i miei amori, i miei amici sono e resteranno quelli di sempre. La mia vita è fatta di sane, belle cose, semplici."
* Sappiamo che ha messo sotto gli alberi, negli anni, regali importanti. Ce n'è qualcuno di cui va fiero?
"i figli che ho regalato a mia moglie, ma lei ha ricambiato"
(ride, ndr.). * Che farebbe oggi, se non fosse diventato calciatore?
"Il pescatore, ho il mare nel cuore."
* Da piccolo giocava in spiaggia: che bambino era? "Si può dire irrefrenabile?". * Erano meglio i sogni di allora o la realtà di oggi?
"Il fiore ha dato il frutto. Meglio la realtà di oggi, in cui si sono realizzati i sogni di allora."
* Se non fosse Gattuso, che calciatore le piacerebbe essere?
"Io ero convinto di essere un grande Maradona, ma dopo aver dribblato tutti, sbagliavo sempre l'ultimo virtuosismo.
Non riesco a pensarmi diverso da così, mi sa che sono un portatore sano di virus Gattuso!."
* Quel morbo non le risparmia contrasti: che rapporto ha con il dolore fisico?
"Ho un rapporto diretto col mio corpo: secondo i momenti e le prestazioni, gli parlo, lo incito, lo insulto, gli faccio i complimenti e quando il dolore si fa sentire io gli dico: "se ti lamenti, ti faccio male".
Da noi si dice che "il saputo conta meno del patuto", perché il saputo sa, ma il patuto ha sofferto, e io credo che la "passione" migliori le persone, senza sacrificio non si arriva."
* Una donna, Gabriela, le ha fatto perdere la testa. Quanto è cambiato Gattuso da quando c'è lei?
"Mia figlia, e ora mio figlio Francesco, mi hanno fatto capire i veri valori dell'essere padre, dell'essere famiglia, il miracolo della nuova vita e della vita nuova."
* Torni a Berlino e guardi giù verso Schiavonea: che cosa vede?
"Una grande unica autostrada bianco-rossoverde. Resterà così, indelebile."
* Sembra un sogno, c'è anche qualcosa che non le piace nel pallone?
"La violenza, il tifo che diventa pretesto per fare male, e tutti i comportamenti di cattivo esempio per chi guarda."
* Restano poche righe: dica qualcosa a Marco Materazzi...
"Ciao Marco. Ricordati che devi essere sempre orgoglioso: sei il "cugino" dei campioni d'Europa! Ne abbiamo fatta di strada dal Perugia, eh?."
* Eppure in uno spot avete cantato insieme: "Oh mia bela Madunina"...
"La musica fa miracoli, ma lui è più stonato di me."
* a proposito di musica, Vecchioni in Luci a San Siro fa un patto con Milano: "Prenditi pure quel po' di soldi, quel po' di celebrità, ma dammi indietro la mia 600, i miei vent'anni e una ragazza che tu sai."Lei che cosa vorrebbe indietro?
"Nulla, tutte quelle cose sono ancora sempre con me, la ragazza è diventata mia moglie."
Elisa Chiari

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