Martedì scorso, infatti, il gioiello nerazzurro - 18 anni compiuti soltanto lo scorso 2 gennaio - debuttava in Champions League, sfidando il Manchester United campione del Mondo e dell'Europa.
E il suo avversario diretto era Cristiano Ronaldo, Pallone d'oro e Fifa World Player 2008. Girando al contrario le lancette dell'orologio e tornando indietro al 24 febbraio 2008, invece, un anno esatto prima di Inter-Manchester, si scopre che anche allora Santon, 17 anni compiuti da nemmeno 2 mesi, era in campo e in una sfida indubbiamente importante per lui: il derby con il Milan della sua categoria, ovvero quella degli Allievi nazionali.
Quella partita la vinse proprio la squadra nerazzurra, per 2-1, grazie a una prestazione da ricordare e incorniciare di Davide (una doppietta e una traversa).
"Si vedeva già che era di un'altra categoria - racconta oggi Alberigo Evani, attuale allenatore della Primavera rossonera e all'epoca degli Allievi -.Trasformazione - a quei tempi, Santon giocava ancora a centrocampo: di fatto faceva l'ala sinistra. Quel derby, addirittura, lo chiuse da attaccante, segnando da vero bomber il gol della vittoria. Prima del termine della stagione, però, cominciò la sua trasformazione in terzino destro. Nonostante la giovane età, infatti, iniziò a fare le prime apparizioni nella Primavera di Vincenzo Esposito, che, di comune accordo con Daniele Bernazzani, tecnico degli Allievi, provò ad arretrarlo in difesa.
Giocando in una squadra come l'Inter, dove è sempre difficile emergere per i giovani, non mi aspettavo che riuscisse a bruciare le tappe in questo modo.
Santon possiede tecnica, fisico, corsa, ma soprattutto la testa del grande giocatore."
L'esperimento ebbe successo, tanto che Santon giocò nel nuovo ruolo le finali nazionali delle due categorie.
Poi, a luglio, il caso volle che, in vista del ritiro a Riscone di Brunico, Josè Mourinho chiedesse di aggregare un terzino destro in più.
E per Bernazzani, che stava per aggiungersi allo staff dello 'Special one', fu naturale fare il nome di Santon.
"Quando ho saputo che avrei partecipato al ritiro, sono rimasto senza parole diceva allora ai microfoni di Inter Channel, senza nemmeno immaginarsi ciò che gli avrebbe riservato il futuro -.da Destra a Sinistra - In realtà, in Primavera, Santon ci ha giocato ben poco. Mourinho, infatti, è rimasto subito conquistato dalle sue caratteristiche, ma anche dal suo carattere e dall'atteggiamento nel lavoro di tutti i giorni.
Il mio sogno? Esordire in prima squadra, ma innanzitutto devo pensare a fare bene in Primavera."
Così, in pochi mesi è diventato il vice-Maicon ufficiale, tanto da rischiare il debutto a San Siro il 30 novembre, in occasione di Inter-Napoli, visto che il brasiliano, uno degli intoccabili per Mou, aveva qualche problema fisico.
Avrebbe esordito in Champions, contro il Brema, il 9 dicembre, se solo l'Inter fosse già stata matematicamente prima nel girone.
Invece, ha dovuto il quarto di finale di Coppa Italia contro la Roma del 21 gennaio. E per di più giocando non a destra, ma a sinistra (posizione nella quale era stato provato per un paio di gare in Primavera).
Insomma, lo 'Special one' aveva già programmato tutto e, da allora, Santon non è più uscito di squadra (8 gare consecutive), di fatto scalzando Maxwell.
Nazionale - Sembra passato un secolo, invece, da quel 24 febbraio 2008, sono trascorsi solo 12 mesi che hanno determinato una svolta epocale nella vita di Davide Santon.
Mourinho continua a chiamarlo affettuosamente 'bambino', ma, dopo le prove del fuoco che ha superato con straordinaria serenità, bambino non può più essere considerato.
E adesso lo aspetta anche Marcello Lippi:
"Questo ragazzo ha tutti i numeri per diventare un campione e, di conseguenza, per giocare un giorno in Nazionale."
di Pietro Guadagno
Corriere dello Sport Lunedì 2 Marzo 2009
Corriere dello Sport Lunedì 2 Marzo 2009
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