Quel rissoso, irascibile carissimo super Mario Milano – Chi l'ha incrociato durante l'intervallo, racconta di un Mario Balotelli già particolarmente infastidito per i "buu" provenienti dal settore occupato dai tifosi giallorossi.
Chissà, forse proprio quel trattamento ha contribuito a ribaltare una prestazione fino a quel momento deludente.
Sin dall'inizio della ripresa, infatti, si è visto un altro Supermario: lucido nelle scelte e deciso nelle giocate.
É arrivata la prima stoccata, un destro secco, di piatto, chirurgico per come non ha lasciato scampo a Doni.
Ed è arrivata anche l'azione di sfondamento, conclusa con la caduta che ha indotto Rizzoli a indicare il dischetto del rigore.
Balotelli ha guardato Adriano e il brasiliano, che poco prima gli aveva offerto l'assist per il primo gol, ha deciso di lasciargli la responsabilità di calciare.
Sistemato il pallone, dal settore giallorosso è scattato un nuovo coro di insulti. La sensazione è che il gioiello nerazzurro nemmeno l'abbia sentito per la freddezza con cui ha spiazzato il portiere avversario.
Poi, però, ancor prima di esultare assieme ai compagni, si è rivolto verso i tifosi romanisti e ha portato il dito davanti alle labbra.
E, a Panucci, che aveva provato a pararsi di fronte per chiedergli conto di quel gesto, ha mostrato la lingua.
Nello spazio di quei pochi istanti, insomma, si è avuta l'idea di chi sia Mario Balotelli, 18 anni e mezzo di straordinaria freddezza quando si tratta di avere il pallone fra i piedi, ma anche 18 anni e mezzo di infiammabilità di fronte a ciò che gli capita attorno sul terreno di gioco.
Precedenti - L'episodio accaduto domenica scorsa non è stato il primo di un certo tipo e, probabilmente, non sarà l'ultimo.
Oltre un anno fa, ad esempio, in Coppa Italia, contro la Juventus, Balotelli riservò qualche attenzione di troppo a Nicola Legrottaglie che, a fine partita, se ne lamentò:
" Ho preso tre gomitate, non una sola e credo che il rosso avrebbe potuto starci ."In quella partita, però, Supermario firmò anche una doppietta decisiva. Sempre nel corso la scorsa stagione, nel pieno periodo in cui si era preso sulle spalle un'Inter priva dell'infortunato di Ibrahimovic, quando il talento nerazzurro firmò il 2-0 sulle Fiorentina, al momento di esultare, urlò contro i tifosi viola che l'avevano a lungo insultato.
Poi, c'è stato quell'"Alzati" gridato in faccia a Cristiano Ronaldo, solo una settimana fa, dopo averlo abbattuto con un calcione, forse, per reazione a qualche parola che Mario non aveva gradito.
Per quell'atteggiamento, Josè Mourinho l'ha difeso, ma allo stesso Mourinho, Mario ha detto di non voler andare in trasferta a Catania perché convocato solo per sostituire lo squalificato Adriano.
Atteggiamenti, comportamenti, modi di fare che non vanno bene. Le regole sono altre e Mario fatica a rispettarle. Passato - Probabilmente tutto nasce da un percorso di vita per forza di cose complicato: dall'abbandono dei genitori naturali, all'affido alla famiglia Balotelli, trasformato in adozione solo al compimento dei 18 anni, in mezzo a una naturale esuberanza caratteriale.
" Una volta ha risposto male ad un compagno di squadra e così gli ho comunicato che non sarebbe venuto neanche in panchina - racconta Walter Salvioni, il tecnico che l'ha fatto esordire in prima squadra al Lumezzane .Bruni, excompagno di Balotelli sempre al Lumezzane, parla anche di atteggiamenti da sbruffone e provocatore all'interno dello spogliatoio.
Gli ripetevo sempre: se ti vuoi far volere bene devi dare di te stesso un'immagine positiva. Credo che il ragazzo vada aiutato anche sotto il profilo umano. Gli si deve insegnare come comportarsi"
Ma Mario è anche il ragazzo che trascorre per due anni consecutivi le vacanze di in Brasile, ospite del Progetto Mata Escura-Mata Atlantica a Salvador de Bahia, vivendo assieme ai bambini del posto.
Sono tutte facce della stessa medaglia. Balotelli non è nuovo a scatti e atteggiamenti difficili da gestire, come testimoniano le recenti "punizioni" di Mourinho Scintille con Legrottaglie Quell'"Alzati!" gridato a C.Ronaldo. Gli inizi "caldi" al Lumezzane. E le vacanze estive solidali
Nessun commento:
Posta un commento