mercoledì 20 gennaio 2010

Federica Pellegrini: quei baci al cielo


Federica Pellegrini, final­mente tutti i dubbi sono fugati?
"Quella di oggi è una piccola conferma. Il tempo che ho fatto però non c'entra nulla con il tempo della vasca lunga, an­zi direi che ho nuotato male. Se Alberto fosse qui mi avrebbe già cazziata."
Ha pensato a Castagnetti durante la gara?
"Sempre, dall'inizio alla fine".
Come si sentiva prima di scendere in vasca?
"Non molto euforica. Le sensazioni non erano positive né negative. Mi è succes­so anche a Roma, ormai lo so che è cosi. Mi scocca la scintilla solo trenta secon­di prima di salire sul bloc­chetto. A Luca ( Marin) l'­ ho detto e lui mi ha sgri­data ."
Temeva di non farcela?
"sì, sono arrivata a Istan­bul convinta di essere in una condizione migliore, poi qui mi so­no resa conto di non essere per niente in forma. Nelle batterie della mattina ho nuotato male, ho affrettato la nuotata, così in finale ho cercato una nuotata più lunga ed è andata molto meglio."
e' una medaglia importante quella conquistata qui?
" é fondamentale perché rappresenta una conferma arrivata dopo un periodo bruttissimo in cui ho per­so due persone fondamen­tali nella mia vita, ma è anche un successo che mi stimola ad andare avanti."
Che tattica di gara ha usato?
" Sapevo che le avversarie sarebbero passate veloci con me, senza temere la seconda parte di gara. Così nella prima parte ho fatto come in batteria, poi ho accelerato."
Poco dopo essere uscita dall'acqua ha pianto.
"sì perché avrei voluto che Alberto fos­se qui in questo momento e invece non c'è più. Ma ho pianto anche un po' di fe­licità, per avercela fatta."
a fine gara ha mandato due baci ver­so il cielo. A chi erano rivolti?
"Ad Alberto e a mia nonna Ines".
Ha mai temuto che con la perdita di Castagnetti l'incantesimo si potesse rompere?
"sì, assolutamente. Ho pensato anche al ritiro, ma per pochissimo tempo, perché non sarebbe stato quello che voleva lui. E nemmeno io lo volevo. Lui aveva altri obiettivi per me, voleva che facessi 100, 200, 400 e 800 a Londra."
Che ruolo ha avuto il nuovo allenato­re, Stefano Morini, nella conquista di questo titolo?
"Lui è stato molto importante nell'ulti­mo mese. Abbiamo ricominciato a fare chilometri su chilometri a tempi buo­nissimi, che non avevo mai fatto l'inver­no passato. Ha dato un grande contri­buto ."
Sentiva una pressione molto forte pri­ma di questa gara?
"Dopo Roma credo che nulla mi potrà più spaventare. Al Mondiale la tensione era talmente forte da farmi venire la febbre prima di arrivare al blocchetto. Era tutta tensione nervosa perché ero arrivata a quell'evento al massimo del­la forma. E poi c'era Alberto."
Non si sta abituando troppo a questi record?
"Forse sì, nel senso che se domani do­vessi vincere una gara senza record mi scoccerebbe molto. Però non dimenti­chiamo che da gennaio si ritorna al co­stumino e sarà veramente dura ripete­re certi tempi. Si può dire che da genna­io si ricomincia tutto da capo."
Pensa che i record rimarrano a lun­go?
"Sono convinta che bisognerà arrivare alle Olimpiadi di Londra 2012 prima di vedere i tempi che si vedono adesso." [...]
Corriere dello Sport Lunedì 14 Dicembre 2009



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