sabato 16 gennaio 2010

Mario Balotelli: campione nerazzurro in erba

Un mix così lo hanno solo i fuoriclasse: gran fisico e tecnica sopraf­fina. In due parole, un giocatore comple­to. Mario Balotelli è tutto questo, la mi­glior gioventù del calcio ita­liano, un patrimonio di ine­stimabile valore del quale Massimo Moratti non si vuole privare. Sa che sarà difficile trovare un altro uguale a Supermario, uno che riesca a coniugare l'esplosività alla bravura nel carezzare il pallone, la velocità alla tecnica. Merce rara.
Atleta - Un fisico così lo hanno quelli che fanno atletica: 189 centimetri di al­tezza, sprint, velocità e accelerazione. Mario Balotelli è un centometrista pre­stato al calcio, un atleta a tutto tondo che nell'ultimo anno ha visto scendere il suo peso da 88 chilogrammi fino a 84- 85. Questo non è bastato a firmare un armi­stizio con Mourinho che ha spesso da ri­dire con lui imputandogli una scarsa pro­pensione all'allenamento e a fare una vi­ta da atleta professionista. L'ultimo scon­tro mercoledì sera, dopo la sostituzione per crampi, dovuta secondo lo Special One alla poca intensità che il ragazzo mostra durante la settimana, ma anche a un regime alimentare che non reputa adatto.
In campo Balotelli impegna i difensori avversari non solo con la sua tecnica, ma anche con il fisico. I suoi 189 centimetri gli permettono pure di fare il centravan­ti e di fungere da punto di riferimento per i compagni che, nel momento di dif­ficoltà, lo cercano con lanci lunghi chie­dendogli di tenere palla e di far salire la squadra. É successo per esempio a Ge­nova, nel 5-0 contro i rossoblù di Gaspe­rini. Il colpo di testa non è la specialità della casa, ma ha dimostrato di saper sfruttare i centimetri che madre natura gli ha messo a disposizione. L'ultima vol­ta è successo in occasione del momentaneo 2-1 a Bo­logna. L'impianto geneti­co ereditato dalle origini ghanesi dei suoi genitori naturali gli consente di unire rapidità e forza. Non a caso i test di veloci­tà che venivano svolti ad Appiano Gentile lo indica­vano tra i primi tre della squadra sui 20 metri.
Ma c'è di più: nel test di condiziona­mento, che misura la capacità di salto da fermo tenendo le mani distese sui fian­chi, Mario raggiungeva i 52 centimetri, una misura decisamente ragguardevole. Ancora: in palestra alla pressa caricava con 140 chilogrammi per gamba. Niente male per un ragazzo di 18-19 anni. Infi­ne il piede: indossa una scarpa numero 45. Non sarà il 46 di Ibrahimovic, ma ci siamo quasi. C'erano una volta gli attac­canti dai piedi piccoli?
Tecnica - Il pezzo forte è il tiro, secco e preciso. Il meglio lo fa vedere in occa­sione dei calci piazzati: in Primavera su punizione era una ' sentenzà, ma dopo mercoledì e quella punizione da brividi contro il Rubin avrà scalato posizioni an­che tra gli specialisti di Mourinho. Poi il dribbling: Mario non ha paura di tentar­lo e punta gli avversari a volte ritardan­do (troppo) il passaggio per i compagni. Del resto personalità, genialità e sfronta­tezza non gli mancano. Il repertorio è completato dalle giocate da artista: per informazioni riguardarsi il colpo di tac­co- assist per Eto'o.
and.ram.

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