"Per il volley divento un cartone animato"l' amore per i bambini, la ludoteca, i cartoon. Come nascono queste passioni?
"Penso sia stato un mix esplosivo di due fattori importanti ,dato dalla mia formazione spirituale presso il biennio tecnico dei Salesiani dell'Astori Mogliano Veneto.Cosa sognava da ragazzo? Chi o cosa voleva diventare?
Ho sempre dedicato spazio e tempo ai ragazzi ed ai bambini. Sono uno di loro, un bambinone di due metri ."
"Sognavo di diventare in ingegnere elettronico per lavorare con mio papà Ettore alla security center di Treviso.Modena, la Nazionale. Cosa sono state per lei?
Volevo progettare e realizzare impianti antifurto di sicurezza sul lavoro ed antincendio. Quante estati a passare cavi, chilometri e chilometri di cavi e canalette da montare"
"La risposta? Le 5000 persone venute vedere un mese fa Panini-Maxicono revival. Emozioni condivise con la città, con intere generazioni di tifosi: ho rivisto il raccattapalle con cui scherzano prima di una palla scudetto.Lei è stato l'ultimo campione del vecchio volley ma anche il primo eroe del boom. É così? Rimpianti?
Ho visto anziani asciugarsi gli occhi guardando la generazione di fenomeni gialloblù, poi portatori del virus nella Nazionale, il gruppo formato da Skiba che Velasco prese negli anni Novanta.
Lo scudetto tricolore è ancora stampato sul mio cuore e come capitano della nazionale non me lo sono mai cancellato nè tolto di dosso"
"Si. Solo quello di non aver contribuito fino in fondo, nonostante potessi farlo ancora, all'avventura Olimpica di Atlanta, passando per i Mondiali di Atene e per l'incompiuta romana del pre Giubileo"Perchè non sono nati altri Lucchetta?
"s'è rotta la macchinetta ed ho buttato via lo stampo e ingoiato....i progetti. Per il resto penso che per molti giocatori essere sempre disponibili non sia facile. Con i tifosi il vero messaggio che dev'essere alla base dello sport e della promozione sportiva. Si vince insieme, si perde insieme si gioisce e si piange insieme, regalando sempre il sorriso. Specchio di un'animo positivo e propositivo rivolto a tutte le persone. Incrociando i loro occhi devi far passare tutto questo per renderli partecipi della tua gioia di vivere lo sport che rappresenti "Perchè la gente si ricorda ancora di te e di Zorzi quando si parla di pallavolo e conosce poco gli azzurri di oggi?
"i primi amori non si scordano mai. Zorro con il suo profilo appuntito ed io con il mio che non è da meno,abbiamo contribuito a creare interesse, spinti da un fantastico gruppo di giocatori che ha conseguito successi, comunicando a tutto il mondo che eravamo ragazzi veri e sportivi veri.Perchè non è mai stato la bandiera della pallavolo istituzionale?
Di spessore ma di grande comunicazione e comunicabilità in campo ed all'esterno. Eravamo la coppia più ben assortita che si completava a meraviglia in campo e fuori. Tutte le cose scomode ed irrealizzabili per Zorro le facevo io. Ero la parte oscura di Andrea. Con la differenza che nel caso di una sconfitta l'altro andrea partiva per un viaggio in Tibet ed una retrospettiva che poteva durare giorni.
Io condividevo sul campo le sconfitte con i tifosi, sdrammatizzavo e sorridevo comunque di fronte al dramma del sogno infranto"
"Molte volte quando mi sono trovato a correre avanti a tutti non c'era nessuno che mi seguiva. Rimanevano arroccati nelle trincee di quello conquistato. Forse correvo troppo veloce: il mio modello era Carl Lewis, il figlio del vento. Ma voglio essere chiaro: comunque sono la bandiera della federazione ed il tricolore sarà sempre dentro di me.Quali erano i suoi campioni preferiti dello sport?
Sono lo strumento che sempre e comunque promuoverà la federazione italiana pallavolo. Sono una specie di pifferaio magico che in mezzo ai bambini, con la magia del sorriso e del divertimento attraverso il pallone da volley riuscirà comunque a far divertire ed a far ammalare di volley quanti più bambini possibile "
"John super McEnroe per il tennis. Estro, follia ma genialità tecnica nel tennis. Loor centrale estone dell'Urss, Dametto centrale italiano: erano loro i miei modelli a muro. Meneghin Chechi e Rossi gli Abbagnale come modello di fatica in allenamento per essere gruppo vincente.Il suo sogno irrealizzato?
Carl Lewis per l'estro e la duttilità atletica. E per i capelli"
"Non aver accompagnato in palestra per tornare ad allenarsi una ragazza pallavolista in erba: un brutto male l'ha portata via.Il suo sogno divenuto realtà?
Ho provato a giocare con lei una parte della partita della vita, ma l'abbiamo persa"
"Diventare l'allenatore di una squadra di sei ragazzine di 16 anni che con il linguaggio dei cartoni animati insegneranno i veri valori sportivi ed il percorso che serve per condividere e crescere attraverso lo sport.Cosa pensa di questo volley, condivide la necessità di sollevare una questione morale?
Imparando a diventare squadra condividendo il percorso con il loro allenatore Lucky che le aiuterà a crescere,a divertirsi ed aggregarsi dalla scuola alla palestra dalla palestra alla vita in un mix di avventura sport e fantasia dove la magia è bandita ed assolutamente vietata.
Una sporca mezza dozzina che con il loro allenatore conquisterà i cuori dei ragazzi di tutto il mondo della pallavolo."
"Penso che si debba andare incontro ad una super lega europea tipo Nba Americana in cui possano giocare solo i club che hanno soldi e strutture che si possano autofinanziare con pubblico, sponsor ed un'attenta programmazione marketing"Segue il campionato, la Nazionale?
"Seguo ma in modo distaccato. Mi occupo di più della promozione e comunicazione verso i bambini delle scuole, dei valori e di quanto ci si può divertire tutti insieme con un pallone, un campetto ed una rete.Mondiali 2010 sul filo del rasoio. Come li vede?
In strada, in piazza, sull'erba sulla spiagga"
"La sfida non consisterà nel vincere il mondiale ma finalmente assicurarsi che dia la spinta dal basso verso l'alto per riportare a galla e rovesciare l'iceberg.Crisi di visibilità: siamo tornati indietro di 20 anni e più?
Per lasciare vicino al sole quella parte di movimento sempre sommerso che dev'essere alla base della ricostruzione "
"Basta mandare Mastrangelo all'isola dei famosi. Convincere la Piccinini a mettersi delle protesone per entrare al Grande Fratello. Che ci vuole di più? Partiamo dallo Zecchino d'oro?"
"Sognavo di diventare ingegnere elettronico Dopo la rispostaccia di un tennista, decisi di scegliere la pallavolo"
"Di gente come me e Zorzi s'è rotto lo stampo Gli Abbagnale, Chechi e Rossi modelli di fatica Amavo McEnroe"
"Le mie Spike Girls conquisteranno i cuori a1 solo per chi ha i soldi Italia 2010: la vera sfida sarà ripartire con la base"
Una pagina di Leandro De Sanctis
Corriere dello Sport Lunedì 2 Marzo 2009
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