La stampa britannica riflette sulla maratona tra Arsenal e giallorossi e si spreca in elogi per molti dei giocatori scesi in campo.
Ma se per alcuni - vedi Francesco Totti ("un autentico totem in campo, una prova da vero capitano anche se si vedeva chiaramente che non stava bene" ) era forse prevedibile, a lasciare a bocca aperta i media inglesi è stata la prova di John Arne Riise.
Non che il norvegese non si sia tolto diverse soddisfazioni con la maglia del Liverpool - due Supercoppe Europee, una Coppa di Lega, una Coppa d'Inghilterra, più, naturalmente, la Champions League - ma semplicemente in Premier League era conosciuto più per le sue doti offensive.
Anzi, dopo l'uscita di Juan, la scelta di Spalletti di spostare Riise al centro a fianco di Diamoutene aveva destato non poca sorpresa.
Dopo tutto Riise era stato ritenuto inaffidabile difensivamente proprio da Rafa Benitez, il quale nelle ultime stagioni gli aveva spesso preferito Fabio Aurelio o addirittura Alvaro Arbeloa, un terzino destro dirottato a sinistra.
Anzi, negli ultimi sei mesi ad Anfield, spesso veniva impiegato sulla fascia sinistra del centrocampo dove poteva sfruttare al meglio il suo terrificante sinistro e dove aveva comunque le spalle coperte.
I commentatori inglesi hanno subito ricordato il suo clamoroso autogol contro il Chelsea lo scorso anno in semifinale.
Proprio allo scadere, Drogba faceva partire un traversone dalla fascia sinistra.
Riise trovatosi al centro dall'area si avventava sul pallone, colpendolo di testa e spiazzando il portiere Reina, quando sarebbe stato molto più semplice spazzare via la sfera con il piatto destro.
Ma Riise - dicevano i maligni - non sa calciare di destro.
E invece all'Olimpico ha dimostrato tutto il suo valore, destreggiandosi benissimo con entrambi i piedi nel cuore della difesa giallorossa.
Non solo, ma l'ha fatto mostrando grandissima personalità, sicuramente memore delle disavventure dello scorso anno.
Ma è stata comunque tutta la Roma a guadagnarsi gli elogi del pubblico inglese, sicuramente più di Inter e Juventus.
"La Roma è stata molto sfortunata ed ha mostrato tantissimo carattere - ha ammesso Wenger - Sono fiero dei miei ragazzi ed è un peccato che, tra noi e loro, una delle due squadre sia dovuta tornare a casa.e forse, per Riise, è anche una personalissima rivincita nei confronti di chi, come Benitez, non aveva la benché minima fiducia nelle sue qualità in fase difensiva.
Perché all'Olimpico sia noi che la Roma abbiamo onorato il gioco del calcio.
E alla fine, forse, la fortuna ha sorriso più a noi che a loro."
di Gabriele Marcotti
Corriere dello Sport Venerdì 13 Marzo 2009
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