Un gol ogni 129 minuti. Ecco il bomber part-time della Lazio. Entra e segna. Zarate e Pandev sfiancano le difese avversarie, Rocchi le castiga. Il copione funziona così per adesso. Forse non piace troppo al capitano biancoce-leste, che vorrebbe giocare di più e meriterebbe maggiore spazio.
Lo dice il campo, giudice infallibile e inesorabile. Segna più di tutti. Ha caratteristiche diverse, attacca la profondità, vede la porta. Zarate e Pandev nascono come seconde punte, sono abituati a guardare i centrocampisti e ad andare incontro al pallone, quasi mai verso la porta.
E non è un caso che anche a Napoli la partita della Lazio si sia sbloccata con l'ingresso di Rocchi.
Ha impiegato un minuto e mezzo per portare in vantaggio la sua squadra. Quando Foggia ha recuperato il pallone e ha eluso il pressing dei napoletani, Rocchi era già scattato verso Navarro.
Guastatore - Sei gol entrando dalla panchina. Tommaso s'è specializzato nel ruolo di guastatore. E Rossi sta sfruttando al massimo le risorse a disposizione. Nessun'altra squadra ha segnato così tanto con i "panchinari". Sono nove i gol realizzati in campionato dai giocatori della Lazio subentrati durante la partita.
Ai sei del capitano, bisogna aggiungerne due di Foggia e un altro di Simone Inzaghi. Media - La stagione di Rocchi è stata condizionata dalla partecipazione alle Olimpiadi di Pechino, dalla frattura al perone e dallo stiramento riportato a Marassi la sera del 28 gennaio.
Tanti stop che non gli hanno consentito di raggiungere in fretta la forma ottimale che possiede in questi giorni.
Ma è già l'attaccante della Lazio che ha segnato più gol giocando meno degli altri. Una rete ogni 129 minuti. In serie a hanno fatto meglio di Tommy solo altri tre attaccanti. Si tratta di Di Natale (12 gol di cui 3 su rigore), di Mutu (12 di cui 2 su rigore) e Di Vaio (19 di cui 4 dal dischetto).
Il capocannoniere del campionato va a segno una volta ogni 124 minuti. Panchina - Rocchi ha giocato pochissimo. Appena 18 presenze in campionato per un totale di 1037 minuti in campo. Nove volte Rossi l'ha inserito nel blocco dei titolari, le altre nove è subentrato dalla panchina.
In quattro occasioni è stato sostituito e non ha finito la partita. Questo significa che dall'inizio del campionato è rimasto in campo per novanta minuti soltanto in cinque partite.
Una miseria tenendo conto che sino alla passata stagione era considerato un punto fermo della Lazio. Calcolando la media sui minuti giocati, precede bomber reclamizzatissimi della serie a come Milito, Gilardino e Ibrahimovic.
Niente male. Cifre - Con la doppietta del San Paolo, prosegue la sua scalata nella classifica dei marcatori biancocelesti di tutti i tempi.
É salito a quota 82. Otto gol su azione in campionato, dieci comprendendo gli altri due realizzati in Coppa Italia. Nelle prime quattro stagioni con la maglia della Lazio, ha tenuto una media di 18 gol all'anno (peccato ci sia ancora chi lo discute) e la metà delle sue prodezze, risultati alla mano, sono state decisive. Un altro piccolo sforzo ed entrerà in doppia cifra per la sesta stagione consecutiva: già l'anno prima di trasferirsi alla Lazio, con la maglia dell'Empoli aveva concluso il campionato a quota 11 gol.
Andate a sfogliare gli almanacchi: non ci sono tanti attaccanti in Italia che abbiano segnato con la stessa regolarità negli ultimi anni.
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