Ma nei suoi primi giorni bianconeri Diego Ribas da Cunha ha impressionato sotto il profilo fisico. Sabato nel test dei 3000 metri è stato il migliore della sua batteria, ha staccato Amauri, Trezeguet e Del Piero.
Primo al traguardo. Non solo qualità, insomma. Tanto nerbo, corsa e voglia di arrivare. Ma come va interpretato l'exploit del brasiliano? Lo abbiamo chiesto a Mario Marella, tra le altre cose presidente nazionale dei preparatori atletici professionistici e docente al Supercorso di Coverciano.
Professor Mario Marella, come vanno giudicati questi primi test fisici di Diego?
"Faccio una premessa: queste prove forniscono delle indicazioni, però non vanno prese come il Vangelo.Partiamo dalla prima.
I calciatori non devono correre delle maratone, bensì compiere sforzi brevi, intensi e in intervalli di tempo ristretti.
Detto questo, superare bene i 3000 metri fornisce certe garanzie. Almeno tre."
"Il fatto che abbia superato con successo i 3000, significa che Diego ha una grossa capacità aerobica e lattacida.Proceda pure nell'analisi.
Tradotto in parole più semplici: il brasiliano ha una enorme capacità di superare gli sforzi, di lavorare in condizioni di fatica."
"Di sicuro, invece, possiamo dire che il neojuventino è un soggetto forte fisicamente, ben strutturato."All'inizio parlava anche di una terza indicazione importante.
"L'exploit dei 3000 metri ha messo in luce la volontà di sofferenza. Fondamentale negli sportivi. Il motivo? Questa qualità si traduce sempre in volontà di vittoria, di arrivare al traguardo prima di tutti.L'opinione di Zaccheroni -
Di successo."
"Trequartista? Troppo riduttivo. Diego è un giocatore completo, si muove per tutto il campo"La garanzia arriva da Alberto Zaccheroni, ex allenatore di Torino, Inter, Milan e Lazio. In tempi non sospetti, quando iniziavano a diffondersi i primi rumors sulle frequenze Brema- Torino, il tecnico romagnolo aveva scommesso sul brasiliano:
"é il giocatore che serve alla Juventus per svoltare. I dirigenti bianconeri hanno realizzato un grande colpo. É il centrocampista più completo che offriva il mercato."Alberto Zaccheroni, scendiamo nei particolari. Ci spieghi un po' qual è la forza di Diego.
"Il brasiliano, ripeto, non è il classico trequartista che si muove solo negli ultimi trenta metri.Diego è uno che segna molto: 38 reti in 3 stagioni di Bundesliga.
Diego agisce per tutto il campo: si alza sulla linea delle punte, ma per ricevere palla spesso si abbassa parecchio.
E poi è ben dotato anche fisicamente."
"Come ho detto svaria molto: spesso l'ho visto arrivare a tu per tu col portiere. Diego è fastidioso per gli avversari, non da punti di riferimento."Meglio nel gioco corto o nel lungo?
"Da vero brasiliano è un ottimo palleggiatore, grandi mezzi tecnici e capacità di far girare la palla nel breve.Dovendo dare dei voti?
Però ha nelle corde anche il cambio di gioco. Nella rifinitura è speciale."
"Ha un destro da 10. Nel trovare gli spazi giusti direi 9. Assist 10, senso del gol 8"
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