Un cammino non facile, ieri, che Andrea ha percorso con maturità, con decisione, mostrando una duttilità tecnica eccezionale nel saper leggere la scherma degli avversari e variare la propria nelle fasi dei singoli assalti. Bellissima la finale con il cinese: aggressivo all'inizio soccombendo all'allungo maggiore di Zhu, ha cambiato il tempo cercando la misura, aspettando un avversario troppo sicuro dopo il 5-2 iniziale. Ne è uscito un break di 8-0 che ha cominciato a puntellare il titolo mondiale, consolidato con un finale entusiasmante. Il cinese da 5-10 era risalito a 11-12 a una manciata di secondi, Baldini lo ha infilato tre volte in rapida sequenza liberando infine nell'urlo della vittoria tutta l'angoscia dei suoi mesi più amari.
Zhu aveva battuto in semifinale Joppich, il tedesco che aveva costretto all'argento Andrea nei due precedenti mondiali. É mancata la terza sfida, quella della "vendetta":
"Meglio così - dice l'azzurro - qui contava conquistare l'oro, non battere Joppich"Finisce un incubo, si chiude il capitolo più amaro della sua carriera:
"L'ho superato perchè ci credevo. Credevo nelle mie possibilità e l'ho dimostrato quando sono tornato alle gare. Mi hanno tolto i Giochi, lì potevo uscire al primo turno come andare a medaglia. Ormai è passata, l'Olimpiade non me la restituisce nessuno, il rammarico resta, ma resta anche questo Mondiale, e ora è quello che mi interessa"Dedica a nonna Jole il suo oro iridato.
"é stata operata nei giorni scorsi, non sta bene, partendo mi ha chiesto di portargliela in dono: "Mi raccomando
", mi ha detto. Beh, ho esaudito il suo desiderio"Una giornata interminabile e ricca anche di paure.
"Non ho tirato sempre bene. Ho finito due assalti all'ultima stoccata e ho avuto anche un po' di fortuna "Si è trovato davanti Andrea Cassarà, il compagno che aveva accusato di essere il responsabile del suo misterioso doping: vi siete guardati negli occhi in pedana?
"Con la maschera trasparente è inevitabile..."Cassarà dice che ormai quella vicenda è alle spalle, che non ci pensa più, che le cose tra voi non sono più le stesse, ma che forse col tempo potrere chiarirvi. Tornerete amici? "Perchè no, col tempo..." , è la risposta di Baldini.
Ha subìto la tensione nei primi assalti.
"é vero, ero molto teso, ma poi ho trovato lucidità per fare le cose giuste. Credo di aver tirato bene in semifinale ed anche in finale, considerando l'importanza del match e il valore dell'avversario. Prima mi ero trovato troppe volte a dover colmare svantaggi importanti "Sotto 1-7 con il coreano, 2-6 con Cassarà, ma poi i break sono stati imperiosi: "e contro avversari non facili" , precisa Andrea, che riporta in Italia dopo quattro anni il titolo mondiale del fioretto maschile.
a Pechino, si diceva, non avrebbe avuto avversari. Ieri ha confermato quanto fosse vero: dall'apnea è riemerso con una medaglia d'oro al collo, il modo migliore per cominciare la sua nuova vita di atleta, a soli 23 anni.
Mario Arceri Antalya
Nessun commento:
Posta un commento