Lewis Hamilton, ecco di nuovo San Paolo. Come si sente?
" Eccitatissimo. É una corsa davvero speciale. Senza niente togliere a tutto questo finale di stagione, che personalmente trovo grandioso. Una vittoria e un terzo posto di fila, niente male considerando da dove eravamo partiti."Interlagos è speciale solo per lei o lo è per tutti?
" é speciale in assoluto. Intanto c'è un mucchio di gente entusiasta e non è una cosa che capiti a ogni gara."Che cosa ricorda di quell'incredibile ultimo giro?
" Più che quello mi è rimasto in mente il giro d'onore: le urla alla radio, mio fratello che festeggiava, la bandiera inglese, il pubblico che mi applaudiva. E l'ingresso nel garage, la squadra che mi aspettava. Commovente."Avrà visto anche la famiglia di Massa che festeggiava, convinta che Felipe fosse il campione. Non le ha fatto male?
" No. Per un istante ho temuto di aver perso, poi tutti abbiamo capito. Ho un grande rispetto per la mia famiglia, quindi anche per quella degli altri. Semmai, mi è dispiaciuto per loro perché la delusione è stata forte. Lo so, l'avevo provata io stesso l'anno prima. Ho perso corse in maniera stranissima e ho sempre reso merito ai miei avversari"Un esordio mai visto, due stagioni di continuo
progresso e quest'anno un brusco stop. Quando ha capito che le cose non sarebbero andate bene?
" Dopo un paio di test, l'inverno scorso. I tempi sul giro parlavano chiaro. Però non parlerei di brusco stop. Siamo riusciti a tornare a galla, abbiamo migliorato radicalmente la macchina, abbiamo dimostrato che la McLaren è ancora una squadra di qualità superiore. E la monoposto dell'anno prossimo sarà di nuovo una di quelle da battere."Appena arrivato in Formula 1 lei non riusciva più a scendere dal podio. Adesso come riesce ad accontentarsi di qualcosa di meno della vittoria?
"Ci riesco perché ho un approccio realistico alla vita. Giorno per giorno capisco dove posso arrivare e scelgo l'obiettivo. Se il meglio a cui posso aspirare è un piazzamento in zona punti, ebbene, sono soddisfatto se arrivo in zona punti."Ci perdoni, ma non le crediamo.
"Eppure è così. Non sono di quelli che si divertono solo quando vincono. Per me, per tutta la squadra è un piacere anche dare il meglio di sé, non commettere errori, portare a termine la gara perfetta. Nei limiti delle possibilità attuali. Ci sono state gare in cui nessuno si aspettava di vedermi tanto in alto. Quando è così, mi sento come se avessi vinto. Anche se finisco decimo. Anche se finisco dodicesimo."Com'è possibile?
"é possibile. Correre è una passione."Torniamo a Massa. Continua a sostenere che il gp di Singapore, macchiato dall'incidente simulato di Piquet, doveva essere annullato e che quel titolo mondiale gli è stato sottratto.
"Sono felice che Massa si stia riprendendo dall'infortunio. Ma quello che dice m'interessa poco."Lei ha avuto problemi con Alonso. Li avrà anche Felipe?
"In realtà non siamo mai stati molto intimi io e Fernando, ma per quanto riguarda il lavoro non posso lamentarmi di nulla. Anzi, spesso giocavamo alla Playstation insieme."Massa e Alonso dovrebbero formare una coppia molto forte. Preoccupato?
" Vediamo chi avrà la coppia più forte."Si troverebbe bene con Raikkonen, un ragazzo tranquillo e assolutamente incapace di fare politica interna.
"Mi tengo al di fuori di queste vicende di mercato. Sono amico di Kovalainen, che secondo me sta svolgendo un ottimo lavoro. Mi limito a dire che il prossimo campionato sarà molto divertente. Torneremo a vedere i piloti migliori sulle macchine più veloci. Sarà un Mondiale vero, verissimo, forse uno dei migliori di sempre."Alonso ha dichiarato che tutti i piloti sognano di guidare la Ferrari, prima o poi. É così anche per lei?
"Beh, i sogni... Alonso aveva anche detto di aver sempre desiderato la McLaren quando è venuto da noi. Sinceramente: a chi piace il giallo, a chi il rosso. A me è sempre piaciuto l'argento."Lei ha raggiunto il vertice della Formula 1 molto velocemente. Jenson Button con ogni probabilità diventerà campione dieci anni dopo il debutto. Riesce a immaginare come si senta il suo collega?
"No, per fortuna. Spero solo che il pubblico capisca quanto pesino le circostanze sui successi di un pilota ."i fan sono spaccati su Lewis Hamilton: chi lo idolatra, chi lo considera arrogante e insopportabile. Come lo spiega?
"Non lo spiego. Sfido il pubblico a trovare un piloita che dedichi ai tifosi altrettanto tempo e altrettanto rispetto. Sul serio, non capisco. É vero che arrivai al primo gran premio, in Australia nel 2007, e dissi che volevo vincere subito il titolo mondiale. Ma ero un novizio, nessuno mi aveva insegnato come comportarmi, spiegato le insidie delle interviste. Non era il mio lavoro. Il mio lavoro era ed è ancora correre. Forse ho detto un paio di cose sbagliate.Quest'anno, a stagione appena cominciata, si è trovato nel centro del mirino per la vicenda delle bugie ai commissari in Australia dopo il sorpasso a Trulli. É stata dura?
Ma penso di essere un bravo ragazzo."
"Sì".
di Marco Evangelisti
Corriere dello Sport Giovedì 15 Ottobre 2009
Corriere dello Sport Giovedì 15 Ottobre 2009
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