sabato 9 gennaio 2010

Intervista a Federica Pellegrini

Federica Pellegrini, nel tuo libro citi solo due volte Alberto Castagnetti. Come mai?
"Nella mia testa lui apparteneva a un futuro che avrei voluto raccontare più in là. Volevo dedicargli un capitolo a parte, approfondire la nostra storia quando sa­rebbe finita."
Quando è morto hai pensato di chiude­re con l'agonismo.
"Ci ho pensato nei periodi di maggio­re sconforto. L'idea durava pochi secon­di, poi veniva subito accantonata da quello che avrebbe voluto Alberto, da quello che vuole."
e così hai ricominciato subito a nuota­re.
"Se mi fossi adagiata troppo, non avrei più ripreso. Era giusto andare avanti e farlo subito."
Hai cominciato ad allenarti con Stefano Morini, detto "il moro". Come va?
"c'è una differenza di allenamenti, di filosofia. Avverto l'assenza di Alberto come persona. Mi mancano anche le no­stre liti. A un certo punto però mi sono resa conto che stavo diventando crude­le, facevo dei paragoni. Devo rendermi conto che nessuno mai sarà come Alber­to. Col "
moro
" va bene, due giorni e già nuoto meglio."
Del recente passato c'è un altro brutto momento che ti porti dietro.
"Un incubo. Sogno di essere chiusa in una stanza senza finestre, nè porte. E sul pavimento c'è l'acqua che sale, sale sem­pre di più. Ho paura di soffocare e non posso fare niente. Tutto è cominciato do­po quella sensazione terribile che ho provato a Genova. Mi sveglio senza fia­to, mi manca l'aria. Devo fare dei respi­ri profondi, devo scacciare l'apnea di po­chi istanti prima."
Voltiamo pagina. Recentemente sei sta­ta in Giappone. Come è andata?
" Sono stata contenta soprattutto per mamma, si è svagata. Ne aveva biso­gno "
. In che lingua comunicavate con loro?
"In italiano, grazie a un'interpete giap­ponese. Una che metteva sempre la "
l" al posto della "r". Divertente".
Cosa hai portato dal Giappone?
" Ero andata lì con l'idea di farmi un tatuaggio, ma mi hanno detto che in pi­scina dovevo coprirli, mi hanno detto che solo la mafia giapponese si fa tatuag­gi vistosi. E allora ho preso un po' di di­segni, geishe e fiori. Lo farò in Italia."
Ma quando sei andata a nuotare, hai poi coperto i tuoi tatuaggi?
"No. Forse mi avranno scambiato per una mafiosa."
L'idea del viaggio negli Stati Uniti è de­finitivamente accantonata?
" Diciamo rinviata. Se andrò avanti a nuotare, quel viaggio lo farò nel 2013."
Proseguirai la carriera anche dopo i Giochi di Londra? "Dipende". Da cosa?
"Potrei smettere se ci saranno presup­posti per mettere su una famiglia, valo­re a cui tengo moltissimo. Oppure se mi sarò stancata di nuotare, o se vorrò aprirmi ad altre esperienze."
Pensi di iscriverti all'Università?
"Lo farò il prossimo anno. Sono inde­cisa tra giurisprudenza e lettere."
Sta arrivando Natale, scegli un regalo per i tuoi genitori, un sogno da realizza­re.
"Spero che papà trovi il bar che cerca da tanto tempo. Un locale tutto suo."
Argomento tosto. Il sesso. Luca Marin ha detto a un settimanale che avete fat­to l'amore durante i Mondiali di Roma.
"Non capisco perchè questo abbia fat­to scalpore. Siamo assieme da due anni, in quaranta giorni di collegiale potrà pu­re capitare qualche volta."
Ma lui si riferiva ai dieci giorni del Mon­diale.
"Non è strano. Se capita, non vedo qua­le sia il problema"
Sei dunque con chi è favorevole all'atti­vità amorosa anche a ridosso delle com­petizioni?
" Dipende, è molto soggettivo. Sono una persona che dà molto valore al­l'amore. Una botta e via è sbagliato, an­che se lo fai lontano dalle competizioni. Ma fra due che stanno insieme, anche se capita il giorno prima della gara, non ve­do che problema ci sia."
Sono due anni che stai con Luca, sei an­cora gelosa?
"Sono possessiva, anche se adesso rie­sco a controllarmi di più. Non è passata, ma è sotto controllo."
a proposito di sesso, negli ultimi tempi si è parlato molto di travestiti e transes­suali. Pensi che nella sessualità non ci siano limiti?
"Sono molto aperta di pensiero. Ognu­no è libero di fare quello che vuole del­la sua vita. Se uno nasce con un corpo diverso da quello che si sente, è padro­ne di fare quello che pensa sia necessa­rio per ritrovare l'armonia"
Niente limiti, dunque.
"i limiti li vedo in un altro campo. A me sta bene che una coppia che non rie­sce ad avere figli possa ricorrere all'in­seminazione artificiale, ma non mi sta bene che una donna faccia un figlio a 65 anni. Bisogna essere meno egoisti, pen­sare che quando lui avrà 15 anni tu for­se non ci sarai più."
Ci sono omosessuali nel mondo del nuo­to?
" Penso ci siano, ma non credo siano tante. Ma perchè poi dovrebbe diventa­re una cosa degna di attenzione? Se ve­dessi due ragazze che stanno assieme, non ne farei certo un problema."
Che importanza hanno le coccole nella vita di una donna?
"Per me sono fondamentali. Sono una ragazza che ha tanto bisogno di affetto, mi conquisti anche con delle piccole co­se che possono rivoluzionare la mia gior­nata ."
Torniamo in piscina. A Londra vuoi fa­re quattro gare.
"é l'obiettivo: 100, 200, 400 e 800 sti­le libero"
Più la staffetta.
"Credo molto alla staffetta, anche se a Roma ho preso una bella pacca. Dobbia­mo diventare tutte più cattive in gara, fin dalle batterie. Se faccio quattro pro­ve, ai Giochi la mattina non gareggerò. Quindi bisognerà trovare quattro staf­fettiste che ci portino in finale."
Come pensi di reggere lo stress di tan­te gare?
"Dovrò allenarmi a mantenere alta la concentrazione a livello mentale e con­servare una prestazione fisica ottimale."
Vuoi diventare la Phelps delle donne?
"Lui di gare ne ha fatte otto. E le ha vinte tutte."
Ma era agevolato in staffetta.
"Vero. Gli Usa forse le avrebbero vin­te anche senza di lui. Ma resta sempre un fenomeno."
Quale è la motivazione che hai trovato per il prossimo ciclo olimpico?
"L'obiettivo va di pari passo con quel­lo di Alberto, fare il massimo sulle quat­tro gare a Londra."
Come farai a farti piacere quegli 800 sl che hai sempre odiato?
" Non lo so. Non ne ho idea. Spero di azzeccare la gara fin dalle prime volte. Se mi convinco che posso farli bene, ma­gari vado avanti."
Quando li sperimenterai in prove im­portanti? "Solo dal 2011". Quale è la cosa nel nuoto che ti dà più fastidio? " Essere presa in giro " . a volte sembri molto sola.
"Sono malinconica di natura. Mi posso sentire sola, anche se ho tremila atten­zioni attorno. La verità è che mi porto ancora dietro la solitudine di quei due anni milanesi."
Corriere dello Sport Giovedì 19 Novembre 2009

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