" é un onore far parte di questa squadra, Francesca e Flavia sono due ragazze fantastiche ". Poi ha aggiunto:
" Parlo così perchè ho la febbre ".
Al tennis è arrivata presto. A 5 anni aveva già la racchetta in mano., a 12 il papà Giorgio, titolare di un'ìazienda ortofrutticola, la mandava a Bradenton nell'Accademia di Nick Bollettieri. A 16 volava a Valencia e si trasferiva con Pablo Lozano e David Andres, che sono ancora i suoi allenatori.
a casa restavano, oltre al babbo, la mamma Fulvia ( farmacista) e il fratello Davide che tra gli sport aveva scelto il calcio, arrivando a giocare tra c2 e d von Faenza, Provercelli, Cervia e Reno Centese. Per farla preparare in Spagna la famiglia spendeva circa 60.000 euro l'anno. Oggi si può tranquillamente dire che è stato un investimento che ha dato buoni risultati. Questa biondina dagli occhi cerulei, nonostante sia una piccolina ( 1.64 per 60 chili) tra le gigantesse, sa farsi valere. Ha vinto due tornei in singolare (Palermo lo scorso anno e Portorose nel 2007), altrettanti in doppio ( il primo in coppia con Flavia Pennetta).
Dotata di ottima reattività, copre bene il campo ed ha nella terra battuta la sua superficie preferita. Ha il carattere della guerriera, non si arrende mai. Per due volte ha raggiunto il terzo turno in un torneo dello Slam, nel 2010 ha detto che vuole fare di più.
Libri, film, musica pop e l'abilità nel gioco del Monopoli. Questi i suoi hobby innocenti. Ma le piace anche giocare con le compagne a carte. E se perde, si arrabbia.
Parla bene l'inglese, in questo è la migliore del gruppo. A Reggio Calabria ha voluto giocare il doppio a risultato acquisito, nonostante avesse qualche linea di febbre.
Corriere dello Sport Martedì 10 Novembre 2009
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